Siamo arrivati alla terza serata del festival di Sanremo, quella tradizionalmente dedicata alle cover. Dovrebbe essere una serata dedicata alle belle canzoni, segnatamente perché non sono quelle del festival di quest’anno. Purtroppo non è così. Gli artisti di questa edizione più che interpretare stravolgono e in alcuni casi straziano i classici della musica italiana. Tra i pochi che salviamo la solita Fiorella Mannoia intensa e precisa durante “Sempre e per sempre” e Paola Turci che emoziona rifacendo “Un’emozione da poco” della Oxa.
Grande delusione della serata Michele Zarrillo che fa a pezzi “Se tu non torni” di Miguel Bosè e Sergio Sylvestre con i Soul System che non riescono proprio ad integrarsi e sembrano cantare due pezzi diversi con il risultato di rovinare la bellissima “Vorrei la pelle nera” anche se Carlo Conti poi precisa che la colpa è di un problema tecnico.
Alla fine vince “Amara terra mia” di Domenico Modugno. Il fatto che sia cantata da Ermal Meta è del tutto ininfluente.
Bravi e con una bella storia da raccontare i ragazzi dell’orchestra Cateura dal Paraguay. Suonano strumenti realizzati con teglie, tubi, latte e altri rifiuti che trovano nella discarica sotto casa. Momento regressione infantile con il Piccolo Coro dell’Antoniano che si esibisce con un medley di vecchi successi. E’ come se in un instante tornassimo tutti ad avere 6 anni.
Davvero incomprensibile la presenza di Annabelle Belmondo e Anouchka Delon (rispettivamente nipote di e figlia di) così come gli spazi dedicati alla centenaria che canta “Quel mazzolin di fiori” o l’ostetrica che ha fatto nascere 7.642 bambini dal 1945. Mah!
Deboluccia la parte comica. Crozza nei panni di Papa Francesco non emoziona, Paolo e Luca completamente insipidi, con la coppia Gassman e Giallini sul palco solo per fare un po’ di promozione.
Il ballottaggio fra i sei big a rischio eliminazione ha visto l’eliminazione delle due coppie del festival, quella di Nesli e Alice Paba e quella di Raige e Giulia Luzi. Per i giovani promossi Maldestro e Lele.
Mika, l’ospite più atteso, è sempre Mika: talento, simpatia e presenza scenica. Tranne quando esagera perché poi va fuori giri. Ecco, ieri sera ha esagerato.
Ancora una volta per ascoltare della buona musica in questa edizione del festival di Sanremo occorre aspettare la fine, quando sale sul palco la bravissima LP, la fantastica Laura Pergolizzi, in cima alle classifiche internazionali con la sua “Lost on you”.
Coraggio, ci aspettano solo ancora due serate. Ce la possiamo fare.
Sanremo 2017:
- leggi il commento della seconda serata.
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