MILANO – «Il Festival sempre di più sta diventando un varietà televisivo che si occupa anche di canzoni». Mauro Pagani non la ‘tocca piano’. Tutt’altro. Il famoso musicista e polistrumentista ha offerto il suo bilancio sull’ultima edizione di Sanremo, parlando oggi a Milano a margine della presentazione del nuovo album di Chiara ‘Nessun posto è casa mia’, da lui prodotto. «Per avere una vastità di introiti pubblicitari differenziati hai bisogno di un cast differenziato: da qui la scelta di cantanti che coprano tutte le generazioni, ma anche lo spettro di gusti della nazione per come lo intuisce chi fa la selezione – ha proseguito Pagani, che nell’ultimo festival ha accompagnato e diretto proprio la Galiazzo – Diciamo che ho sentito edizioni dove c’era una percentuale di pezzi che mi piacevano di più». «È uno spettacolone rutilante che funziona – ha aggiunto il musicista e arrangiatore – Carlo Conti è un bravissimo conduttore televisivo, e se vedi Sanremo come varietà tv che si occupa di canzoni, lui è perfettamente a suo posto. Con una trasmissione iperpop non sorprende che arrivi in cima un’operazione pop perfetta come quella di Gabbani, in un periodo in qualche modo di tensioni sotterranee quando la tendenza è volersi divertire: i momenti di tensione sociale sappiamo che generano anche momenti di intrattenimento puro».

Mauro Pagani: «Sanremo è un varietà con le canzoni»
MILANO – «Il Festival sempre di più sta diventando un varietà televisivo che si occupa anche di canzoni». Mauro Pagani non la ‘tocca piano’. Tutt’altro. Il famoso musicista e polistrumentista ha offerto il suo bilancio sull’ultima edizione di Sanremo, parlando oggi a Milano a margine della presentazione del nuovo album di Chiara ‘Nessun posto è...