Il talento di Emma Stone era già chiaro a molti di noi. L’abbiamo vista crescere davanti alla cinepresa nei panni della giovane scrittrice che difende i diritti delle donne nere nel film “The Help” e poi quando ha interpretato la figlia problematica dell’attore in rovina in “Birdman”. Oggi la consacrazione definitiva con l’Oscar come miglior attrice che viene dopo altri tre prestigiosi riconoscimenti: la Coppa Volpi a Venezia, i Bafta e il Golden Globe sempre come miglior attrice e sempre per “La La Land”.
Tanti riconoscimenti ottenuti interpretando una parte che tanti attori ad Hollywood conoscono e ci riferiamo ai tanti che vogliono emergere, che puntano sul proprio talento ma che, per un motivo o per l’altro, non riescono a farlo apprezzare. «La parola surreale è l’unica che descrive la sensazione che ho provato interpretando questa parte. Conosco quella donna. Vivo in questo ambiente da 13 anni, mi sono trasferita qui quando ne avevo 15 e ho iniziato a fare audizioni. So cosa si prova a passare da un provino all’altro» ha dichiarato a margine della cerimonia degli Oscar Emma Stone che al contrario di Mia, il personaggio che interpreta in “La La Land” e di migliaia di altre ragazze che ci provano a Hollywood, ce l’ha fatta.
Dotata di un bellezza delicata, gentile e mai esuberante, di un fascino che inevitabilmente trasmette ad ogni personaggio che interpreta, Emma Stone, 28 anni compiuti lo scorso mese di novembre, ha dimostrato di essere una delle attrici più talentuose della sua generazione.