Torna alla regia e lo fa in grande stile. Dopo due film, Radiofreccia (1998) e Da zero a dieci (2002), riecco il Ligabue regista che lascia la chitarra da parte e si mette dietro la camera da presa: «Non pensavo di tornare alla regia, non cercavo storie, ma quando ho fatto un concept album, Made in Italy (2015) non ho avuto più scuse, la storia era tutta lì», ha detto il rocker emiliano, ospite a sorpresa durante la presentazione del listino Medusa a di Ciné – Giornate di cinema di Riccione, con i protagonisti della sua terza regia, Stefano Accorsi e Kasia Smutniak intitolata appunto Made in Italy di cui ha da poco iniziato le riprese. ‘«Ora sto cercando di capire come trasformare un disco in un film – ha spiegato – un modello può essere Quadrophenia (il film del 1979 tratto dall’omonimo album degli Who, ndr)». Made in Italy, si spiega nella sinossi, è una dichiarazione d’amore frustrato verso il Paese raccontata attraverso lo sguardo di Riko (Accorsi), il protagonista dell’album di Ligabue. «E’ una grande storia italiana, un atto d’amore profondo verso il nostro Paese», ha detto Accorsi. Kasia Smutniak interpreta la moglie del protagonista.

Ligabue di nuovo alla regia: presentato Made in Italy
Torna alla regia e lo fa in grande stile. Dopo due film, Radiofreccia (1998) e Da zero a dieci (2002), riecco il Ligabue regista che lascia la chitarra da parte e si mette dietro la camera da presa: «Non pensavo di tornare alla regia, non cercavo storie, ma quando ho fatto un concept album, Made...