Non tradisce le attese dei fan italiani Lp, nome d’arte di Laura Pergolizzi, che ha dato il via nei giorni scorsi al suo tour estivo in Italia. E ogni volta, bastano le prime note di “Other people”, il suo successo più famoso, per far scatenare gli spettatori.
Difficile rimanere fermi di fronte al rock della cantautrice newyorkese mano a mano che interpreta i brani del suo ultimo album: “Lost on you”, “Muddy Waters”, “Thightrope”, “Up against me”, “Strange”.
Lp, più che una star emergente, a 36 anni è una realtà. Quattro album alle spalle, già tanti successi negli Usa dove ha sfondato come autrice e interprete molto prima che in Europa. La sua musica affonda le radici nella storia del rock: Elvis e i Beatles, i Rolling Stones e i Nirvana, sono alcuni dei nomi con cui è cresciuta, sostenuta dalla madre cantante lirica.
Le sue ballate ricordano le grandi interpreti anni ’70, ma Lp non è rimasta ancorata al passato, capace come è di incursioni nel pop commerciale, come per i brani scritti per star del calibro di Rihanna, Rita Ora, Cristina Aguilera, Cher.
Riccioli neri a coprirle gli occhi, jeans e camicetta fantasia, sfoggio di anelli alle dita, Lp si muove sul palco senza timori, tra sorrisi, urletti mai fuori luogo e i caratteristi fischi che richiamano ogni volta un’ovazione del pubblico. Guida la band chitarra, basso e batteria, imbracciando a volte l’ukulele, suonando altre volte l’armonica, per ribadire che la sua stella polare è la musica d’autore americana. La voce, inconfondibile, è la sua forza. Le sue canzoni sono un inno all’anticonformismo, un messaggio di libertà che la cantautrice, famosa anche per l’impegno per i diritti Lgbt, lancia agli spettatori.