Sophie Marceau: compie 50 anni la ragazza di Francia

Sophie Marceau, l’eterna ragazza di Francia, compie 50 anni. Nata il 17 novembre 1966, aveva solo 13 anni quando partecipò ai casting per “Il tempo delle mele”, ignara di quanto quel provino le avrebbe cambiato la vita, legandola per sempre al mondo del cinema. Per il regista Claude Pinoteau il suo fascino, un mix di ingenuità e sensualità, era perfetto per rappresentare i sogni, le speranze, le fragilità e quell’istinto di ribellione delle adolescenti degli anni Ottanta.

Tre anni dopo, il sequel de “Il Tempo delle mele” le avrebbe regalato il Premio César come miglior attrice emergente, aprendole anche le porte del cinema d’autore francese. Nel 1984 è diretta da Alain Corneau in “Fort Saganne” che le offre l’opportunità di recitare accanto a Gérard Depardieu e Catherine Deneuve, nel 1985 da Maurice Pialat in “Police”, sempre con Depardieu.

Reciterà poi con Mel Gibson in “Braveheart – Cuore impavido” dove interpreta Isabella di Francia e nello stesso anno, il 1985, in “Al di là delle nuvole, di Michelangelo Antonioni, per poi essere con Philippe Noiret e Lambert Wilson in “Chouans! I rivoluzionari bianchi” (1988).

Nel 1997 impersona Anna Karenina nel film omonimo dell’inglese Bernard Rose e dopo “Sogno di una notte di mezza estate” con Rupert Everett e Michelle Pfeiffer, nel 1999 avrà l’onore di entrare a fare parte della schiera delle cattive del cinema interpretando Elektra King, la spietata avversaria di James Bond in “007 Il mondo non basta” con Pierce Brosnan.

Dotata di un talento innato si è anche cimentata dietro la macchina da presa con il cortometraggio “L’aube a’ l’envers” nel 1995 e poi con l’autobiografico “Parlami d’amore”, premiato a Montréal.

Scelta come modella per la statua del simbolo nazionale di Francia Marianne (tra le prescelte, negli anni, Brigitte Bardot, Catherine Deneuve, Laetitia Casta), nominata nel 2012 Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere, nel marzo di quest’anno rifiuta la Legione d’Onore per protesta contro la concessione della medesima onorificenza a Muhammad Bin Nayef , principe ereditario e primo ministro saudita, rappresentate di una monarchia accusata di violare i diritti umani che ha irritato molto anche tanti francesi.

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