Michele Rech, meglio conosciuto con il suo pseudonimo Zerocalcare, è un fumettista italiano nato il 12 dicembre 1983 a Cortona. La sua carriera è iniziata nel 2011 e da allora ha guadagnato un’enorme popolarità, vendendo oltre un milione di copie delle sue opere. Il suo stile distintivo e la sua capacità di affrontare temi complessi con umorismo e profondità emotiva lo hanno reso uno dei più acclamati autori nel panorama del fumetto contemporaneo italiano.
Michele Rech, vive nel quartiere di Rebibbia, situato nel nord-est di Roma. Questa zona è conosciuta per il suo contesto di classe media, la sua cultura underground e le sue forti inclinazioni politiche, in particolare verso il comunismo. Rebibbia è caratterizzata da un paesaggio urbano di edifici in cemento, strade trafficate e graffiti, che riflettono un’atmosfera di vita quotidiana intensa e, a volte, di disagio.
La scelta di vivere a Rebibbia è significativa per Zerocalcare, poiché il quartiere rappresenta non solo il suo legame con la città, ma anche un simbolo delle esperienze e delle lotte della sua generazione. La sua opera spesso affronta temi di disillusione, precarietà e la ricerca di un’identità in un contesto sociale complesso.
La sua narrativa, ricca di ironia e introspezione, riesce a catturare le sfide quotidiane e le emozioni di una generazione che si sente persa e senza prospettive. Inoltre, Zerocalcare ha recentemente partecipato a iniziative sociali nel suo quartiere, come il progetto di un ristorante che offre supporto a donne vittime di violenza domestica.
Questo impegno riflette il suo desiderio di contribuire positivamente alla comunità e di utilizzare la sua visibilità per affrontare questioni sociali rilevanti, rendendo la sua scelta di vivere a Rebibbia ancora più significativa.
Zerocalcare ha una formazione artistica che si è sviluppata attraverso esperienze diverse, tra cui lavori temporanei e collaborazioni con varie riviste. Il suo nome d’arte è ispirato a un jingle di un prodotto anti-calcare, scelto per partecipare a discussioni online. La sua opera spazia da storie personali a commenti sociali, affrontando temi come l’identità, la famiglia e le difficoltà della vita moderna. Tra i suoi lavori più noti ci sono La profezia dell’armadillo e Kobane Calling, entrambi accolti con successo dalla critica e dal pubblico.
“Quando muori è tutto mio”
Uno dei lavori recenti di Zerocalcare è il fumetto Quando muori è tutto mio, che esplora il tema della morte attraverso una lente personale e umoristica. La narrazione si concentra sulla perdita e sul modo in cui le relazioni familiari si intrecciano con il dolore. La storia è caratterizzata da un mix di momenti comici e riflessioni profonde, tipiche dello stile di Zerocalcare. I personaggi, spesso rappresentati in modo antropomorfo, offrono una visione unica e toccante delle dinamiche familiari e delle esperienze di vita.
Zerocalcare ha raggiunto una posizione di rilievo nel mercato editoriale italiano. Le sue opere, come Dimentica il mio nome, hanno ricevuto riconoscimenti e premi, e sono state tradotte in diverse lingue, ampliando la sua audience internazionale.
La sua capacità di connettersi con i lettori attraverso storie autentiche e relazionabili ha contribuito al suo successo, rendendolo uno degli autori di fumetti più venduti in Italia.
Nel 2019, ha superato il traguardo del milione di copie vendute, consolidando la sua reputazione come uno dei principali esponenti del fumetto italiano contemporaneo. In sintesi, Zerocalcare continua a influenzare e ispirare lettori di tutte le età con il suo lavoro, affrontando temi universali con un approccio originale e coinvolgente.
La sua produzione, in particolare Quando muori è tutto mio, rappresenta un’importante evoluzione nella sua carriera, dimostrando la sua capacità di affrontare anche i temi più difficili con umorismo e sensibilità.