=1 L’ultimo album dei Deep Purple con Simon McBride

L’album “=1” dei Deep Purple ha suscitato un notevole interesse e diverse recensioni da parte della critica musicale. Questo lavoro segna il debutto del chitarrista Simon McBride nella band, dopo l’uscita di Steve Morse.

McBride è entrato a far parte dei Deep Purple come membro ufficiale nell’ottobre 2022, dopo aver sostituito Steve Morse nei concerti estivi dello stesso anno. Morse aveva preso un’interruzione per prendersi cura della moglie malata di cancro, prima di lasciare definitivamente la band.

Nato a Belfast il 9 aprile 1979, McBride ha iniziato a suonare la chitarra all’età di nove anni, influenzato dalla musica rock che ascoltava in famiglia. La sua carriera professionale è decollata nel 1997, quando è entrato a far parte della band metal Sweet Savage, sostituendo il chitarrista fondatore Vivian Campbell.

Con Sweet Savage, McBride ha registrato due album: Killing Time (1996) e Rune (1998). Dopo aver lasciato Sweet Savage, McBride ha collaborato con il cantante Andrew Strong e ha formato il suo gruppo, Blind Friday, prima di intraprendere una carriera da solista. Ha pubblicato il suo album di debutto, Rich Man Falling, nel 2008, e ha continuato a esibirsi con artisti di fama come Joe Satriani e Jeff Beck.

‘arrivo di McBride nei Deep Purple segna un’importante transizione per la band, che ha una lunga storia di chitarristi di talento, tra cui Ritchie Blackmore, Tommy Bolin e Steve Morse. McBride è stato accolto con entusiasmo, non solo per la sua abilità tecnica, ma anche per la sua capacità di portare una nuova energia al gruppo. La sua esperienza e il suo stile unico si integrano perfettamente con il suono classico dei Deep Purple, contribuendo a mantenere viva l’eredità della band mentre si guarda al futuro.

Simon McBride è conosciuto per il suo stile di chitarra blues-rock, che combina tecniche virtuose con una forte espressività emotiva. È stato descritto come uno dei migliori chitarristi blues-rock al mondo, e la sua abilità di improvvisazione è stata ampiamente riconosciuta. McBride è anche un artista endorser per PRS Guitars, un marchio di chitarre di alta qualità, e utilizza amplificatori Victory e corde D’Addario.

L’ultimo lavoro dei Deep Purple =1 si distingue per la sua miscela di hard rock e blues, elementi che hanno sempre caratterizzato il suono dei Deep Purple. Le canzoni presentano melodie accattivanti, riff potenti e assoli di chitarra che mettono in risalto il talento di McBride. La band ha cercato di mantenere un equilibrio tra il rispetto della propria storia musicale e l’apertura a nuove influenze, creando un album che può attrarre sia i fan di lunga data che le nuove generazioni.

Le recensioni di “=1” sono state generalmente positive.

Secondo Rockol, l’album rappresenta una “formula semplice per rifare sé stessi”, evidenziando come i Deep Purple riescano a rimanere rilevanti nel panorama musicale attuale. La critica ha apprezzato la freschezza e l’energia che McBride ha portato, sottolineando che, nonostante la familiarità del suono, ci sono momenti di grande creatività e innovazione.

Metallus.it ha descritto “=1” come un “centro pieno” che conferma le qualità musicali della band, lodando la capacità di mescolare elementi classici con nuove sonorità.

Anche se alcuni critici hanno notato che l’album potrebbe mancare di alcune delle innovazioni presenti nei lavori precedenti, la maggior parte delle recensioni concorda sul fatto che “=1” rappresenta un passo positivo per i Deep Purple.

Il concerto dei Deep Purple all’Auditorium Parco della Musica di Roma SOLD OUT , tenutosi il 10 luglio 2024, ha ricevuto recensioni positive, evidenziando la performance di una band storica che continua a incantare il pubblico.

La band, composta da Ian Gillan (voce), Ian Paice (batteria), Roger Glover (basso), Don Airey (tastiere) e Simon McBride (chitarra), ha presentato un repertorio classico che ha incluso brani iconici come Highway StarSmoke On The Water e Perfect Strangers. Nonostante l’età di Gillan, che ha 76 anni, la sua presenza scenica e l’entusiasmo sono stati notati, anche se la sua voce ha mostrato segni di affaticamento.

Il pubblico ha risposto con entusiasmo, dimostrando di apprezzare i momenti nostalgici offerti dalla band. L’atmosfera è stata descritta come magica, con lunghe sequenze musicali che hanno mescolato hard rock e influenze progressive. I virtuosismi strumentali hanno compensato le limitazioni vocali di Gillan, permettendo ai musicisti di brillare.

Il concerto ha visto una scenografia essenziale, focalizzandosi sulla musica senza fronzoli. Don Airey ha anche reso omaggio all’Italia con una versione di Arrivederci Roma, aggiungendo un tocco locale alla serata. La scaletta ha incluso anche brani come LazyWhen A Blind Man Cries e Black Night, che ha chiuso il concerto, lasciando il pubblico soddisfatto e nostalgico.